Lettera aperta a Vito Biolchini

Posted on 17 ottobre 2011

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Caro Vito,

la recente dura condanna per la ben nota vicenda Aviotech SpA di Villacidro (http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/05/21/news/quattro-condanne-per-la-bancarotta-aviotech-4254063) ha riproposto il tema mai troppo raccontato dello sperpero di denari pubblici con lo strumento di finanziamento noto come ‘Legge 488’. Purtroppo, la lentezza dei processi ha impedito la condanna per truffa di gran parte dei cosiddetti ‘imprenditori’ piombati sull’Isola per fare man bassa dei contributi previsti per lo sviluppo. D’altra parte, proprio la vicenda Aviotech potrebbe essere d’esempio per una disamina pacata, ma non per questo meno attenta, dei disastri industriali sardi dell’ultimo ventennio, provocati da una politica di intervento del tutto fallimentare e aggravata da responsabilità e connivenze politiche locali mai veramente messe in luce, né dalla giurisdizione né dall’informazione.

Perché proprio la vicenda Aviotech potrebbe essere così paradigmatica?

La risposta è semplice: perché essa è inquadrata in un panorama più ampio e dimostra che quello della legge 488 era diventato un vero e proprio sistema per il drenaggio sistematico, e illegale, delle risorse destinate allo sviluppo industriale.

La vicenda dell’Aviotech e la storia delle illusioni suscitate a Villacidro dall’arrivo di un gruppo di ‘imprenditori’ lombardi dichiaratamente intenzionati a produrre aeroplani, l’ho vissuta in prima persona. Ho fornito prestazioni professionali agli amministratori che si sono succeduti alla guida della società dalla costituzione fino quasi al fallimento e non ho mai incassato il dovuto, escluso tra l’altro dalle procedure fallimentari per vizi documentali.

Questo lo dichiaro prima di ogni altra cosa per sgombrare il campo da ogni equivoco: sono parte in causa e ho fondati motivi di rancore nei confronti del sig. Luigino Fiocco, che considero un delinquente della migliore specie, in buona compagnia dei giudici che l’hanno condannato irrogando una condanna superiore alle richieste del PM.

Tuttavia, conoscendo personalmente sia i personaggi principali della vicenda (Luigino Fiocco, Cesare Gualdoni, Giuseppe Casti, l’unico imputato assolto il primo grado) che un gran numero di personaggi minori, ho avuto modo di raccogliere e collegare fatti e documenti, fino a rendermi conto che Aviotech era solo una parte di una storia ben più complicata e, soprattutto, faceva parte di un vero e proprio sistema che si era instaurato per raccogliere sistematicamente i contributi a fondo perduto per lo sviluppo industriale.

Quanto segue è un brevissimo riassunto del sistema che Luigino Fiocco e i suoi complici avevano creato in Sardegna e che è stato interrotto solo per caso da una reazione decisa dei lavoratori e del sindacato. Se ciò non fosse avvenuto, i lavoratori dell’Aviotech sarebbero stati gettati sul lastrico e Fiocco avrebbe iterato la truffa ai danni dello stato ottenendo altri contributi statali, come già aveva cominciato a fare.

Infine, se non firmo questa lettera c’è un motivo ben preciso e non è la paura di essere considerato un delatore. Se avrai la pazienza di leggere, vedrai che racconto vicende di cui sono venuto a conoscenza avendole ascoltate come sfogo da parte di alcuni dei personaggi coinvolti, sebbene mai con un vincolo di segretezza. Ciò significa che di alcuni fatti non ho le prove documentali e coloro che me le hanno narrate non avranno la minima intenzione né di fornire tali prove né di confermare quanto mi hanno detto (alcuni sono anche morti). Questi fatti li posso scrivere solo perché non li firmo, però sono funzionali a una comprensione più profonda degli avvenimenti, dei ‘fatti’, questi sì dimostrabili agevolmente con carte e testimonianze, parte delle quali contenute nelle voluminose carte del processo Aviotech.

Ti chiedo di leggere le poche pagine che seguono seguendo il filo che lega tre vicende apparentemente separate, due delle quali oggetto di indagine da parte della magistratura. Spero che troverai interessante il contenuto e che lo porterai a conoscenza dei sardi, per quanto si può dimostrare incontrovertibilmente con nomi e fatti che sono pubblici e noti se solo li si vuole cercare.

Se la vicenda fosse di tuo interesse, sono disponibile a fornire la documentazione in mio possesso, sebbene il nocciolo delle vicende sia già noto: ciò che manca sono i collegamenti.

Un ultima considerazione: attualmente c’è in atto una truffa ben più ampia di quella Aviotech. Luigino Fiocco sta ripetendo il gioco in Brasile (www.aviobrasil.com) ed ha costituito una serie di scatole vuote raccolte sotto www.aviointernational.com. Questo è un altro fatto e nessuno se n’è ancora accorto.

 

Se volessi contattarmi, scrivi un breve titolo sul blog in merito all’Aviotech e ti mando un indirizzo email tr di questo post.a i commenti

Buona lettura

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Le truffe di Luigino Fiocco in Sardegna (e non solo)

Aviotech SpA, Acs srl, Central Soyfood International srl

 

Storia della truffa Aviotech di Villacidro della truffa ACS di Funtana Raminosa (Gadoni) e della truffa Central Soyfood International di Villacidro. Tutte perpetrate in Sardegna e di cui nessuno ha mai parlato dal punto di vista delle loro connessioni

 

Un’avvertenza: tutti i fatti inerenti l’Aviotech, in particolare i dettagli della truffa ai danni dello stato alla base della pesante condanna, sono puntualmente documentati dalle carte processuali. Alcune novità rispetto a queste le segnalo esplicitamente.

 

La truffa Aviotech ha seguito lo schema semplice collaudato con la legge 488. Si costituisce una società e poi si inventa una falsa storia aziendale per presentare la domanda al Ministero ed essere inseriti nella graduatoria. Nel caso dell’Aviotech, Fiocco Luigino si è inventato la storiella di un aereo ultraleggero rivoluzionario fatto in fibra di carbonio che in realtà non è mai esistito. Ha comprato una baracca volante e l’ha spacciata per un’invenzione, depositando anche un brevetto privo del minimo valore tecnico. La stessa baracca che è rimasta dentro il capannone dell’Aviotech e poi è stata ritrovata. Non ha mai volato.

Siccome i finanziamenti della legge 488 si ottengono secondo una graduatoria di merito in base alle promesse che l’imprenditore si impegna a rispettare, Fiocco ha presentato la domanda promettendo di assumere moltissimi operai. Così ha ottenuto un buon posto nella graduatoria.

Siccome il Ministero chiedeva garanzie sulla solvibilità dei soci, Fiocco ha corrotto un funzionario di banca che ha fatto una documentazione falsa facendo figurare di possedere una disponibilità che in realtà non aveva. Il funzionario non è entrato nel processo perché non c’era nulla di penale però è stato licenziato dalla sua banca. Ci sono altri personaggi che non sono entrati nel processo. Alcuni perché non li hanno trovati, altri perché ‘misteriosamente’ gli inquirenti si sono dimenticati di loro. Dopo faccio un elenco.

I soldi del finanziamento 488 si ottengono dopo aver dimostrato di aver speso i soldi. Però per la prima quota non è così. Si possono avere i soldi in anticipo se si ha una fideiussione assicurativa. Ai tempi dell’Aviotech era ancora una semplice fidejussione assicurativa, poi la legge venne inasprita. Fiocco ha avuto i soldi della prima quota di finanziamento in questo modo: solo con pezzi di carta.

Con i soldi della prima quota ha comprato un sacco di rottami e poi li ha spacciati per gli impianti dell’Aviotech, falsificando le fatture di fornitura. Per far figurare che i rottami erano forniti da un’altra ditta, Fiocco ha fatto un accordo con una ditta che si chiama ASTEC di Milano. L’amministratore si chiama Bonacina ed è stato condannato anche lui. La ditta ha fatturato gli impianti ad AVIOTECH e poi per scaricare le fatture ne ha ottenute altre da una ditta che si chiama BEA di proprietà di Fiocco. BEA forniva Astec che forniva Aviotech. La ditta BEA non ha mai pagato le tasse e non ha versato l’iva (tutti reati prescritti o condonati). In questo modo Fiocco ha fatto figurare che ASTEC forniva gli impianti ma in realtà li forniva lui e gli impianti erano solo rottami. Naturalmente Fiocco si è messo i soldi in tasca. Poi dico che fine hanno fatto.

Per avere le altre quote di finanziamento Fiocco ha presentato le false fatture di ASTEC al Ministero fingendo di aver speso i soldi. In realtà i soldi erano sempre gli stessi perché con i soldi della prima quota avuti in anticipo Aviotech pagava Astec e Astec pagava BEA. Poi Fiocco prendeva i soldi dalla BEA e li metteva dentro Aviotech come capitale sociale. Per metterli dentro Aviotech come capitale sociale non lo faceva direttamente ma utilizzava una Società fiduciaria, così non figurava direttamente lui. Una volta messi i soldi dentro Aviotech Fiocco li spendeva di nuovo pagando le fatture di ASTEC. In questo modo con pochi soldi Fiocco ha fatto figurare di averne spesi moltissimi ma in realtà erano sempre gli stessi.

La seconda quota di finanziamento è stata ottenuta nello stesso modo, presentando le false fatture di fornitura della ditta Astec e le ricevute dei pagamenti. In realtà i soldi erano sempre gli stessi che giravano da Aviotech ad Astec da Astec a BEA e da BEA di nuovo dentro Aviotech attraverso una fiduciaria. In questo modo hanno fatto figurare di aver speso un sacco di soldi che in realtà erano sempre gli stessi.

All’inizio, Fiocco non era l’amministratore dell’Aviotech. C’era Amodeo Silvano (condannato). Amodeo è stato costretto a dare le dimissioni perché ha intascato i soldi della società. La storia è andata in questo modo.

Prima di ricevere i contributi della legge 488 l’Aviotech ha ottenuto un contributo dalla VILCA, la società del gruppo FIAT che aveva chiuso il tessile di Villacidro. L’accordo con la VILCA stabiliva che Aviotech doveva assumere gli operai in esubero e mantenerli al lavoro per almeno due anni. Per ogni operaio sono stati dati 50 milioni di lire. Le trattative con la VILCA sono state fatte da Silvano Amodeo e Cesare Gualdoni, un altro personaggio che non è entrato nel processo perché nessuno ne ha capito il ruolo.

 

Vale la pena di parlarne. I fatti relativi all’ACS srl sono noti nelle parti ufficiali (domande di finanziamento, concessioni, contributi); la parte relativa ai rapporti tra persone, in particolare Fiocco e Gualdoni, sono naturalmente riservate. Esse tuttavia non mutano la sostanza delle cose e precisamente che Fiocco Luigino costituì e sfrutto ACS srl a Gadoni per ottenere soldi pubblici, mentre la società chiuse i battenti lasciando gli operai a casa.

 

Prima di Aviotech, Gualdoni e Fiocco hanno organizzato una truffa a Gadoni con una ditta chiamata ACS. ACS è stata creata per prendere contributi regionali promettendo di dare lavoro agli operai della miniera di Funtana Raminosa che era stata chiusa. Gualdoni e Fiocco hanno promesso di produrre telai in carbonio per bicicletta e ruote per bicicletta. Naturalmente era tutta una truffa. Hanno aperto l’attività a Gadoni e poi l’hanno chiusa licenziando tutti quanti dopo aver fatto finta di produrre per un po’ di tempo.

Però, quando hanno incassato i contributi regionali hanno litigato perché Fiocco si è rubato i soldi. Infatti il meccanismo della truffa prevedeva che la società BEA (citata in precedenza per l’Aviotech) riciclasse i soldi producendo false fatture. Siccome Fiocco aveva appena fallito cona la società FIOCCO SpA e doveva pagare un sacco di debiti ha usato i soldi per questo. Allora si sono inventati l’Aviotech. Gualdoni e Amodeo hanno fatto le trattative con la VILCA e hanno incassato i soldi che sono finiti dentro Aviotech. Parte li ha presi Amodeo per comprare un terreno in Lombardia per una speculazione edilizia e parte li ha presi Fiocco per darli a Gualdoni e restituire i soldi della ACS che si era rubato.

I soldi presi da Amodeo sono stati successivamente restituiti quelli dati a Gualdoni no. Per fare uscire i soldi dall’Aviotech Fiocco si è inventato un’altra ditta chiamata Fiocco Engineering. Fiocco Engineering ha fatto false fatture all’Aviotech ed ha incassato i soldi. Così Gualdoni è uscito di scena ma nessuno ne ha mai parlato. Anche Amodeo dopo le dimissioni è uscito di scena. Adesso sta facendo una truffa in meridione con altri complici (si trovano i dettagli in rete).

La vicenda con Gualdoni e ACS di Gadoni spiega come mai dentro Aviotech sono stati trovati i telai di carbonio per bicicletta. Erano stati fatti a Gadoni e in gran parte erano rottami di scarto. Quando Fiocco e Gualdoni hanno trovato un accordo dopo il litigio perché Fiocco si era fregato i soldi, i telai e le attrezzature da pochi soldi che erano stati usati a Gadoni per avere i contributi pubblici sono passati all’Aviotech e fatti figurare come acquisti. Gli acquisti sono stati fatturati dalla Fiocco Engineering poi fallita.

In tutta questa vicenda il fratello di Fiocco che si chiama Fiocco Pietro ha avuto un ruolo fondamentale. Fiocco Pietro era il capo officina a Gadoni e poi è diventato il capo officina a Villacidro. Gli operai dell’Aviotech se lo ricordano benissimo perché rubava il carbonio per fare i telai assieme a un ciclista di nome Serra Vittorio (di Sinnai) e poi accusava gli operai. Parte dei soldi spariti sono stati dati da Fiocco Luigino proprio a lui. I contributi pubblici dati alla ditta ACS e Aviotech sono finiti in parte nelle sue tasche. Infatti Fiocco Pietro possiede proprietà immobiliari vicino a Cuneo.

Fiocco Pietro lavora anche adesso con Fiocco Luigino e stanno facendo nuove truffe. Per Aviotech si erano inventati un aereo inesistente adesso si sono inventati un elicottero inesistente. La truffa in Brasile la stanno organizzando così. (www.aviobrasil.com)

Torniamo all’Aviotech. Dopo che Amodeo è stato costretto a lasciare l’Aviotech, Fiocco ha fatto diventare amministratore il capitano Ivaldi, un pensionato dell’Alitalia che faceva il pilota. Ivaldi ha avuto un incidente aereo ed è morto. Dopo Ivaldi è diventato amministratore l’ingegner Casti di Gonnosfanadiga. Casti è stato assolto, però è stato proprio lui a firmare i documenti per incassare i soldi della legge 488. Lo ha fatto perché aveva fatto un prestito pesonale a Fiocco e voleva avere indietro i soldi. Infatti li ha avuti, però non attraverso l’Aviotech. A questo punto bisogna parlare di Central Soyfood International.

 

Mentre Fiocco faceva la truffa Aviotech ne faceva anche un’altra con una ditta chiamata Central Soyfood International sempre in Sardegna e a Villacidro. Anche questa ditta è stata creata per truffare lo stato incassando i soldi della 488. Anche in questo caso la ditta è finita in graduatoria e ha preso i soldi con una fideiussione. La ditta doveva produrre latte di soia ma era una bufala completa. Fiocco ha incassato i soldi con lo stesso meccanismo dell’Aviotech. I soldi della Soyfood sono finiti in parte nelle tasche dell’amministratore e in parte in quelle di Fiocco. Questi soldi in parte sono stati dati a Casti come compenso per aver firmato i documenti per incassare i soldi dell’Aviotech. Da questi soldi sono usciti anche i soldi che Casti aveva prestato a Fiocco a titolo personale. Siccome le due truffe sono state fatte indipendentemente l’una dall’altra nessuno se ne accorge. Per questo Casti è stato assolto.

 

Tutte le truffe sono prescritte. Quindi nessuno verrà condannato. Però il PM Marchetti ha ottenuto il fallimento della ditta Central Soyfood International. Basta controllare al tribunale di Cagliari.

 

A parte le notizie riservate, le vicende ACS e Aviotech sono finite sui giornali, ed esiste anche una connessione nel processo Aviotech, quando il PM Marchetti interroga i testimoni in merito alle trattative tra VILCA e Gualdoni, poi uscito di scena. Il responsabile del personale della VILCA, ammette candidamente di aver chiuso l’accordo per affidare gli operari ad Aviotech (sborsando i soldi) previa visita allo stabilimento di Funtana Raminosa (Gadoni). In quel momento Fiocco Luigino era socio di ACS e suo fratello Pietro lavorava laggiù come capo officina. Più tardi si sarebeb trasferito a Villacidro.

La vicenda Central Soyfood International, al contrario, non è mai stata raccontata, eppure riguarda proprio Luigino Fiocco, come risulta dalle carte del tribunale fallimentare di Cagliari che ha sancito il fallimento della società. È una società ceh ha intascato i soldi della prima quota di contributo senza realizzare neppure un mattone.

Naturalmente, mai nessuno ha notato la strana connessione tra ACS, AVIOTECH e Central Soyfood International.

Altrettanto naturalmente nessuno ha messo in connessione le tre società con Aviointernational Group (www.aviointernational.com) che, guarda caso, è stata costituita da Fiocco Luigino così come tutte le società del gruppo.

Attualmente, attraverso le scatole vuote del gruppo Aviointernational, Fiocco prevede di truffare cinqunta milioni di euro al governo brasiliano!

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A parte Fiocco Pietro ci sono altri personaggi che hanno contribuito alle truffe ACS Aviotech e Soyfood.

Fiocco Matteo. Figlio di Fiocco Luigino. Faceva parte del consiglio di amministrazione di Aviotech quando la ditta è fallita. Eppure nessuno lo ha mai interrogato (e ci sarebbe da domandarsi come mai!). Anche adesso Fiocco Matteo lavora col padre e contribuisce alla truffa di Aviobrasil e di Aviointernational Holding. (www.aviointernational.com)

Fiocco Pietro. Condannato per reati vari. Era il capo officina a gadoni e presso l’Aviotech. Lavora ancora adesso con il fratello.

Cesare Gualdoni che si è messo in tasca i soldi della truffa ACS.

Fiocco Isaia. Un altro fratello di Fiocco Luigino anche lui condannato più volte per reati vari. Fallito anche lui. Ecco perché dentro l’Aviotech sono state trovate attrezzature per la produzione di gokart. Fiocco Luigino gli ha dato i soldi per coprire i debiti e in cambio ha avuto le vecchissime attrezzature per fare i gokart fatte passare per nuove.

Casti Giuseppe. È stato assolto al processo Aviotech. Era perfettamente a conoscenza della situazione di ACS e Central Soyfood International, di cui ha intascato i soldi come pagamento per aver firmato al domanda di erogazione della seconda quota di contributo dell’Aviotech. Si è reso nullatenente.

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Che fine hanno fatto i soldi?

Fiocco Pietro. Proprietà immobiliari a Cuneo.

Fiocco Isaia. Soldi usati per coprire i debiti accumulati con i fallimenti e le truffe fatte con i gokart.

Fiocco Matteo. Proprietà immobiliari a Sesto Calende.

Fumagalli Maria Grazia. Moglie di Fiocco Luigino. Proprietà immobiliari a Sesto Calende, Milano e in provincia di Novara. Intasca i soldi da un sacco di tempo perché Fiocco Luigino si è reso nullatenente. Essendo una casalinga e non avendo mai lavorato ci sarebbe da chiedersi come mai la Guardia di Finanza non abbia mai indagato sulle sue proprietà.

Cesare Gualdoni. Proprietà immobiliari in Toscana. Soldi all’estero.

Fiocco Luigino. Basta fare una visura camerale online per vedere i fallimenti. Condannato per furto, truffa, ricettazione, emissione di assegni a vuoto, e altri reati. Ha scontato le pene per complessivi dieci anni e più sempre ai domiciliari, continuando a truffare. Attualmente è inquisito anche in Svizzera per tentata truffa ai danni di un istituto bancario. Anche mentre conduceva la truffa Aviotech, scontava una condanna. I soldi li ha messi nelle proprietà della moglie e dei figli. In Parte ha portato i soldi in Brasile in parte in Svizzera in parte in Liechtenstein.

 

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